Presentata a EuroExpoArt – Vernice Art Fair di Forlì dal 28 al 30 marzo 2025, questa potente opera di Mohsen Mohammad Zadeh coinvolge lo spettatore in uno spazio meditativo dove fragilità e forza si incontrano.
Nel dipinto, una figura solitaria si china verso il suolo, le mani sospese sopra una superficie materica come per percepire il battito del tempo. Attorno al corpo, fasce verticali scintillanti di oro e grigio si innalzano come pilastri di luce — al tempo stesso protettivi, costrittivi e trascendenti. Questo gioco tra morbide tonalità carnali e un fondale astratto monumentale conferisce alla scena una rara profondità psicologica e una silenziosa, sacra tensione.
Attraverso questa composizione, l’arte di Mohsen Mohammad Zadeh reimmagina i fili invisibili tra natura e umanità attraverso la sua visione di una “vita olografica”. La postura china richiama antichi gesti di umiltà e testimonianza; le luci verticali evocano architetture contemporanee del pensiero e dello spirito. In questo modo, il dipinto diventa al tempo stesso intimo e universale: un corpo singolo e un intero cosmo, passato, presente e futuro che vibrano nel medesimo istante.
Per me, quest’opera esemplifica ciò che rende distintiva la pratica di Mohsen Mohammad Zadeh: non è soltanto un’esperienza estetica, ma anche un ponte tra geografie, tradizioni e sensibilità contemporanee. Siamo orgogliosi di presentarla a EuroExpoArt 2025 a Forlì come testimonianza tangibile del percorso dell’artista e del potere unificante dell’arte.
Presented at EuroExpoArt – Vernice Art Fair in Forlì on 28–30 March 2025, this powerful work by Mohsen Mohammad Zadeh draws viewers into a meditative space where fragility and strength meet.
In the painting, a solitary figure bends close to the ground, the hands hovering over a textured surface as though feeling the pulse of time. Around the body, shimmering vertical bands of gold and grey rise like pillars of light — at once protective, confining and transcendent. This interplay of soft, vulnerable flesh tones against a monumental abstract backdrop gives the scene a rare psychological depth and a quiet, sacred tension.
Through this composition, Mohsen Mohammad Zadeh’s art reimagines the invisible threads between nature and humanity through his vision of a “holographic life.” The bowed posture recalls ancient gestures of humility and witness; the vertical lights evoke contemporary architectures of thought and spirit. In this way, the painting becomes both intimate and universal: a single body and a whole cosmos, past, present and future vibrating in the same moment.
For me, this work exemplifies what makes Mohsen Mohammad Zadeh’s practice distinctive: it is not only an aesthetic experience but also a bridge between geographies, traditions and contemporary sensibilities. We are proud to present it at EuroExpoArt 2025 in Forlì as a tangible testament to the artist’s journey and to the unifying power of art.
