Mantova La Camera degli Sposi.Alla corte dei Gonzaga, Andrea Mantegna fu impegnato in diversi lavori di decorazione, tra i quali i più celebri sono quelli realizzati nel castello di San Giorgio, grande residenza della famiglia. Nel torrione nord Mantegna decorò una sala di rappresentanza oggi nota con il nome di “Camera degli sposi”, anche se la sua funzione originaria non era di camera da letto. In questa sala due pareti sono dipinte ad imitazione di finti tendaggi, mentre le altre due pareti presentano una straordinaria galleria di immagini che raffigurano la vita di corte di quegli anni. L’occasione del soggetto fu data dalla nomina a cardinale di Francesco, secondogenito del duca Ludovico Gonzaga. Nelle volte del soffitto sono rappresentati emblemi di casa Gonzaga, diverse scene monocromatiche di soggetto mitologico e una serie di medaglioni con i ritratti degli imperatori romani.Al centro delle volte, vi è l’invenzione pittorica più celebre di questi affreschi: il grande oculo che, come un perfetto trompe l’oeil, crea l’illusione ottica che lo spazio sia sfondato e oltre si intraveda il cielo. Ad arricchire questo illusionismo, il Mantegna rappresenta una balaustra che circonda la finta apertura dalla quale si affacciano, guardando dall’alto verso il basso, donne e puttini. In particolare proprio i puttini raffigurati all’interno della balaustra, sono una sperimentazione del tutto originale: per la prima volta un pittore tenta uno scorcio dal basso verso l’alto così ardito.
Nei secoli successivi questa invenzione dei finti sfondamenti del soffitto divenne utilizzata da tantissimi artisti, soprattutto in periodo barocco. Ma il loro prototipo rimane questo oculo realizzato dal Mantegna nella Camera degli Sposi di Mantova. (http://www.francescomorante.it/pag_2/205bc.htm)
https://youtu.be/RfB5wNodJhM
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