L’uomo contemporaneo vive la sua vita (giornata) in poco meno di un minuto e trenta secondi. Vive la frustrazione, la gioia ed il senso di incompiutezza saltando da un’emozione all’altra, da un vuoto di conoscenza ad una assenza riempita da messaggi mediatici. Come ultimo gesto uccide il mondo realizzando il riscatto che lo libera dal quotidiano deragliamento.
Con Salvatore (l’attore protagonista) si discuteva in una sera d’estate, dell’esigenza di affrontare finalmente la produzione di un lungometraggio, di un film che raccontasse l’uomo contemporaneo italico, le sue stranezze, le sue debolezze, la sua condizione. Quella sera decisi di scrivere il soggetto per un mini corto che facesse da promo e da trailer per l’ipotetico prossimo lungometraggio. In due giorni abbiamo girato e montato “Fucking world”, un video virale destinato al web ed ai Festival di cinema alternativo. Sintesi spietata e cruda della vita a metà di chi non realizza sogni ma (suo malgrado e per impotenza) rabbia e frustrazione, questo è “Fucking world”.