Gabbiani Sul Bosforo Boğazda Martılar Opere di
Hale Karaçelik e Alessio Deli
A cura di
Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi
presentato da Vanio Centro D’arte e Doruk Sanat Galerisi
I Gabbiani creati da Alessio Deli, disegnano geometrie impossibili nel blu marino delle tele di Hale Karaçelik Giorgio Bertozzi
Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri.
Dal libro “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bachsirene dei battelli che urlano nella nebbia; delle mura bizantine ormai in rovina; delle piazze dei mercati che si svuotano la sera; dei ruderi degli antichi conventi; di decine di migliaia di palazzi con facciate incolori per la sporcizia, la ruggine, la fuliggine e la polvere; dei gabbiani immobili sotto la pioggia sulle imbarcazioni piene di cozze e alghe.
Orhan Pamuk Istanbul
Hale Karaçelik, gioca coraggiosamente con i colori e li fa affluire, con gioia da una tavolazza priva di toni sbiaditi. Le tinte si irradiano e attirano l’attenzione, in particolare attraverso le opere dove la maestria di Hale finisce per fare scomparire la figura. Quando dipinge Hale dice che riposa l’anima. Dipingere per lei è semplicemente una festa. Hale Karacelik é nata in Turchia ad Erzincan dove il padre si trovava per assolvere gli obblighi militari. Dopo aver concluso gli studi liceali all’istituto Mecidiyekoy di Istanbul, ha frequentato, presso la pubblica Università, il corso accademico di pittura conseguendo la laurea nelle discipline artistiche. Successivamente (1992 – 2000) ha integrato la propria formazione artistica frequentando i corsi dei grandi maestri ed artisti Turchi Saim Onan e Unsal Toker.
Le sculture magmatiche di ALESSIO DELI. Lamiere, ferri arrugginiti, addizionati a plastiche deformate, connotano le sculture macerate di Alessio Deli. Vi è in esse una matericità consunta, lacerata, che rimanda ai fermenti vitalistici di un particolare naturalismo pittorico. Se in quest’ultimo foglie, radici, sottobosco si amalgamano divenendo materia primordiale, putrescente, humus biblico per una nuova creazione, la ruggine che aggredisce le lamiere utilizzate da Deli, imprimendo corrosioni e colorazioni fortemente naturali, determina in scultura, la simbolica direttrice parallela alle dissolvenze di quel naturalismo. L’ossidazione della materia diviene, in tale ottica, occasione di riscatto dell’essere, possibilità di ricrearsi incessantemente, di recuperare quella spiritualità del “tempo e del mestiere di vivere”… Maria Laura Perilli
22 Haziran Giugno 30 Settembre Eylül 2013
Vernissage 22 Haziran Giugno 2013 ore 18,30
Vanio Centro d’Arte
Via Ostilia, 43 Roma
Doruk Sanat Galerisi
Boğazkesen cad. no:21/A Tophane/İstanbul
Con la collaborazione di: Laura Migotto e Stefano Ferracci
Graphic design Studio Tangram
Consulente scientifico Pino Purificato