Si è svolta nel 2015 una grande mostra antologica su Antonio Ligabue, per il cinquantenario della morte, nella sua Gualtieri (Re). In mostra dipinti, disegni, incisioni e sculture tra cui alcuni inediti provenienti da collezioni private. E’ la prima iniziativa della neonata Fondazione Museo Antonio Ligabue. Sede dell’esposizione e del Museo permanente il Palazzo Bentivoglio. A Bologna, nella sede della Regione, si è svolta una presentazione cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, Andrea Rossi sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Renzo Bergamini sindaco di Gualtieri, Livia Bianchi e Sandro Parmiggiani presidente e direttore Fondazione Museo Antonio Ligabue, il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. Curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, col patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Gualtieri.
La rassegna, che si apre proprio nei giorni in cui cade il cinquantesimo anniversario della morte di Ligabue, proporrà oltre 100 opere, alcune mai presentate prima, tra cui 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta.
I dipinti esposti, molti ritenuti massimi capolavori dell’artista, sono stati suddivisi nei tre periodi nei quali si è soliti ripartire l’opera di Ligabue (1928-1939; 1939-1952; 1952-1962) coprendo tutti i motivi della sua pittura: animali domestici e feroci, paesaggi svizzeri e padani, interni, ritratti, autoritratti.
Oltre a questa prima rassegna, la Fondazione sta studiando un programma di esposizioni che, in Italia e soprattutto all’estero, diffondano un’immagine “altra” e alta di Antonio Ligabue, come prosecutore di quell’espressionismo che caratterizzò alcune esperienze della prima parte del Novecento e, per certi aspetti, di quel primitivismo che ebbe in Henri Rousseau il suo alfiere. La mostra costituisce inoltre un’ottima occasione per immergersi nella realtà di un paese, Gualtieri, che ha molti motivi di interesse da offrire al visitatore.