Biennale. Illuminazioni è il titolo dell’Esposizione, distribuita su 10mila metri quadri tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, forma un unico percorso espositivo con 83 artisti da tutto il mondo. 32 sono i giovani nati dopo il 1975 e 32 le presenze femminili. Quattro partecipanti sono stati invitati a creare dei parapadiglioni, strutture scultoree realizzate ai Giardini e all’Arsenale per ospitare il lavoro di altri artisti. Oltre a favorire nuove forme di collaborazione, i parapadiglioni puntano a rendere più dinamico il percorso espositivo. Bice Curiger ha inoltre incoraggiato l’avvicinamento reciproco degli artisti della sua mostra e quelli delle partecipazioni nazionali ponendo a tutti cinque domande sui temi dell’identità e dell’appartenenza: 1. la comunità artistica è una nazione? 2. quante nazioni ci sono dentro di lei? 3. dove si sente a casa? 4. che lingua parlerà il futuro? 5. se l’arte fosse uno stato, cosa direbbe la sua costituzione? Le risposte, pubblicate nel catalogo, riproducono le voci degli artisti e disegnano una mappa dell’immaginario collettivo contemporaneo. Tre opere di Tintoretto fanno parte di ILLUMInazioni: l’Ultima Cena (proveniente dalla Basilica di San Giorgio Maggiore), il Trafugamento del corpo di San Marco e la Creazione degli Animali (conservate presso le Gallerie dell’Accademia). Le tre tele, concesse in prestito dalla Soprintendenza per il Polo Museale Veneziano, sono esposte nella sala grande del Padiglione Centrale ai Giardini. “L’arte di Tintoretto – evidenzia Bice Curiger – è eterodossa e sperimentale e si distingue per un marcato trattamento della luce. La presenza di questi dipinti alla Biennale deriva dalla convinzione che, con la loro immediatezza pittorica, possano rivolgersi ancora oggi a un pubblico contemporaneo”. La Mostra è affiancata, nei padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, da 89 Partecipazioni nazionali, numero record per la Biennale Arte (erano 77 nel 2009). Il Padiglione Italia all’Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il PaBAAC – Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee, è curato da Vittorio Sgarbi.