Salone internazionale del libro
Mostra fotografica
di Aurora Maletik e poesie di Ernesto Torta
Evento inserito nel programma off del Salone internazionale del libro – Torino a cura di Maria Antonietta Macciocu
Aurora Maletik parte dall’Immagine o immagini di donne (cinematografiche, con preferenza per il noir, il nero è il colore prevalente; pubblicitarie, anni ‘50 ‘60, pittoriche).
Belle, carnali, corporee, sensuali, ben in vista anche nei particolari più seducenti, femmine. Si potrebbe generare il rischio di un fraintendimento, di una raffinata galleria visiva per l’occhio, un ammiccamento di seduzione.
In realtà le sue donne “mancano all’appuntamento con il vouayer di turno” (cit. Maria Angelastri, storica dell’Arte), perché appaiono inafferrabili, in un movimento in avanti fuori dal tempo e dallo spazio,, mosse da inquietudine costante. Colgono il momento e da quello partono, non fissano ma aprono una storia misteriosa e surreale, riflesse e moltiplicate da uno o più specchi o qualsiasi superficie riflettente.
Verso un Altrove che neppure loro conoscono, che è l’avventura di cercare quella parte di sè nascosta, chi sono io, l’ombra o le ombre della loro essenza, il loro es, che non è immagine esteriore.
Aurora segue e cita la teoria di Lacan: “penso dove non sono e dunque sono dove non penso”…quindi sono più dove mi porta la mia psiche che la mia ragione.
Si capovolge Cartesio, l’uomo non è l’io pensante ma l’es oscuro e conturbante, che può ricomporre un io frammentato.
Attraverso l’Eros, che è bellezza, si arriva all’es, al mondo interiore.
Il movimento, il viaggio, hanno il potere di spingerci a chiudere un cerchio.
I pochi uomini sono statici, stereotipati in abiti o culturismo, e con loro Aurora non si raffronta. Le immagini sono iconiche, eleganti, raffinate, tra intimità e ironia.
Come si rapporta un uomo innamorato delle donne come Ernesto Torta rispetto a questo percorso di crescita? Come le rappresenta e si rappresenta? Come si riflette in loro? Che cosa accomuna la fotografa e il poeta, che spessì collaborano insieme?
Innanzitutto le immagini. Le parole di Ernesto Torta creano immagini e le donne ne sono molto spesso protagoniste: sull Webb le poesie sono accompagnate quasi sempre da foto di donne, belle, sensuali, noir, cinematografiche, pittoriche e anche nei testi le parole diventano corpi.
Quindi anche lui parte dall’Eros, ma non per esplorare direttamente l’es, e neppure per una mera sessualità, anche se non manca, quanto come bellezza per creare storie spesso immaginarie e sognanti. La donna è musa, genera curiosità e stimolo al movimento, la ricerca di un altrove. Il viaggio reale e immaginario accomuna i due. Ma in Ernesto Torta è un movimento che parte da una suggestione per rapportarsi con l’io, col senso di limitazione e di inadeguatezza che spesso la donna gli suscita. O di serenità anche se labile e transitoria. Perché la vita è on the road, il viaggio è un maschile di vagabondaggi, deserti, incontri fugaci, rivisitazioni letterarie e musicali, non volontà di fermarsi. Titubanze raccontate con ironia, promesse che non possono essere mantenute. E in questo raccontarsi nei rapporti con la donna si forma un cerchio che pur non entrando direttamente nell’es spinge a prendere atto di qualcosa di sé, a riconoscere la propria inadeguatezza e inquietudine. Versi liberi che mescolano citazioni colte e pop, che creano atmosfere suggestive e surreali.
La mostra di Aurora Maletik è visitabile fino al 16 giugno 2023 Via Lanfranchi 28 -Torino
Orari :
10.30-12.30/17.00-19.00 – ingresso libero
Si ringrazia l’organizzazione per la cura e l’allestimento della mostra:
Gloria Fava curatrice
Umberto Capra pres.ass Culturale Imbianchini
Informazioni:
Potete acquistare su prenotazione il catalogo di Aurora Maletik a cura della Casa Editrice GelsoRosso
Il libro di Ernesto Torta “Scrivo di notte e ho una Moleskine” trovate all’interno del Salone o su Amazon
Info: www.auroramaletik.it
