[gss type=”rectangular” options=”timeout=4000″ ids=”7854,7853,7852,7851,7850,7849,7848,7847,7846,7845,7844,7843,7842,7841,7840,7839,7838,7837,7836,7835,7834,7832,7831,7830,7829,7828,7827,7826,7833″ orderby=”rand”]
Pesce fresco all’antico mercato. Mevlana derki ‘Acı su da tatlı su da berrakttır’ farkı anlaman için ;ya balık olman lazım ya da içmen…Tasavvufta balık, Hak yolda yürüyen dervişlere benzetilir. Bir misâl: Genç balık yaşlı balığa, “Su diye bir şeyden bahsediyorlar, göstersene?” der. Yaşlı balık,“Siz O’ndan başka bir şey gösterin ki, ben de size O’nu göstereyim” der. Balıklar nasipli yaratıklardır ki, İskender Pala’nın ifadesiyle Yunus Emre Hz.lerinin şiirlerinin binlercesi balıklara nasip olmuş.
Il pesce ora si avvicinava nel suo giro calmo e bello e muoveva soltanto la grande coda. Il vecchio tirò più che poté per avvicinarlo. Per un attimo il pesce si piegò un poco sul fianco. Poi si raddrizzò e incominciò un altro giro. “L’ho fatto muovere” disse il vecchio. “Allora l’ho fatto muovere.” Si sentì di nuovo debole, ora, ma mantenne sul grande pesce tutta la tensione che poté. L’ho fatto muovere, pensò. Forse questa volta riesco a prenderlo. Tirate, mani, pensò. Forza, gambe. Resisti per me, testa. Resisti per me. Non mi hai mai lasciato. Questa volta lo prendo.
IL VECCHIO E IL MARE di Ernest Hemingway
Balıkçıher seherde denize açılan balıkçıkorkar dönebilecekcek mi kayığı / balıkçının gönlünde sevda yatarderyanın koynunda sabahlar / ölmekte var dönmekteya durgundur deniz yada fırtına / gün sularla kucaklaşırkenbalıkçının yüreğini çeker aşk küreği / balıkçının gözü hep uzaklardaher yanı deniz çapkın mı denizmartılarla sevgili bu deniz / ömür geçer hep böyleatladığım bir şeyler var sanki / balıkçının umudu levrek sazan değildibüyük bir balık için atmadı ağlarını / kavgası ekmek kavgasıkuru bir lokma için hergün canını dişine takardı / ama hepsini aşk için yapardıdenize ekmek teknesiyle açılırdı / yarılsaydı yüreği inciden bir kalp çıkacaktımidyeler derin sularda yaşardı / kimse ağını balıkçının yüreğine atmadıyürek dermi bende inci saklı
La Mostra si è tenuta sabato 9 e domenica 10 giugno 2012
presso: Farmers’ Market via san Teodoro 74 00186 Roma
L’evento è stato accompagnato dalle note del sax di
Sandro Perelli
che eseguirà anche uno speciale assolo
domenica 10 giugno alle 15,30
Considerazioni critiche:
Laura Migotto
Allestimento a cura di:
Francesca Bertuglia architect
Coordinamento grafico editoriale
Stefano Ferracci
…ecco, uno scatto e per un attimo il mondo si è fermato. Il mondo, non la mente. E allora il tuo animo ti suggerisce cosa stava provando Giorgio in quel momento.
Nell’immagine immobile continuano a vibrare suoni, colori e odori intensi e il cuore si allinea a emozioni e atmosfere di vita. Chi ha composto con ordine e armonia quei pesci dai colori vividi e decisi in contrasto con la loro natura? Quasi le vediamo quelle mani che poco prima istintivamente hanno disposto gruppi di pesci come fossero elementi di incastro creando geometrie ampliabili a piacimento. E allora si diverte, la mente, a saltare con luci e colori iridescenti in spazi riempiti con schemi di composizioni bizzarre. Frammenti di realtà in un contesto geometrico, quasi mi ricorda un’opera di Escher. Antiche geometrie che governano il mondo si riscoprono in un semplice gesto di una semplice mano e allora la mente si mette di nuovo in cammino. Ma… siamo ancora in un semplice mercato del pesce? Laura Migotto
Giorgio Bertozzi
Nato a Rimini lavora tra Roma ed Istanbul. Appassionato da sempre di storia e viaggi visita per la prima volta la Turchia quasi 30 anni fa, da quel momento è nato il grande legame che lo unisce allo splendido paese del mediterraneo da lui visitato completamente con grande apprezzamento della ricchezza di monumenti dell’uomo e natura che non hanno uguali al mondo. Collabora con artisti italiani che desiderano presentare la propria produzione artistica in Turchia / Istanbul e anche con artisti Turchi che seguono il percorso inverso per presentarsi in l’Italia.Migliaia di immagini fotografiche ne testimoniano la passione e la curiosità mai sazia