Nella recente quinta edizione del concorso EuroExpoArt, svolta in settembre presso la fiera di Forlì in occasione dell’edizione 2021 di Vernice art fair, Mohammad è stato riconosciuto con il premio Silver Category
Le opere di Mohammad Zare Zadeh si pongono in una sorta di non luogo, i soggetti si ergono ad emblema di un’immanente sospensione, in cui il sentimento di fede domina e il gesto di umano richiamo segna un afflato disperato e muto gemito. Tale sospensione è riportata anche sotto la lente della figurazione e della composizione semiotica. La figura spesso non finita, mostra particolari resi sino ai più lenticolari tratti cui si contrappongono intere aree incompiute, come se fossero anch’esse in attesa. Deus ex machina, Mohammad per il compimento dell’immagine narrata, la divinità ultraterrena ne è il corrispettivo tradotto nella realtà concettuale sottesa alla narrazione. Soggettivo ed oggettivo si fondono, nella metà fisica del quadro, universale e particolare, umano e sovrumano trovano il punto di contatto ed equilibrio. Missaggio che l’artista attua mediante il colore, reso con sfumature indefinite che infondono tranquillità ma che, tuttavia, celano una silente angoscia. Si palesano stati d’animo contrastanti, chiariti dalle luci e dal buio, come se un fenomeno fisico traducesse delle emozioni – o viceversa – mentre l’umano vivere in attesa cerca di elevarsi dal suo stato di torpore. Il realismo grafico lascia emergere – come se giungesse dai tratti non ancora definiti e chiusi un substrato che diviene straniamento e che si muove lungo le linee di un’interpretazione psicologica. Il gioco stilistico portato avanti dall’artista – a cui, sinora, non ci aveva abituati – rendono le opere di Mohammad nuovo tassello nell’ambito della ricerca e spingono l’osservatore verso nuovi interrogativi.