Se si può parlare di filo conduttore nei dipinti di İrfan Okan, questo è senz’alcun dubbio l’acqua. Acquitrini solcati da minuscole, solitarie imbarcazioni. Persone che si crogiolano sotto improvvisi acquazzoni. Corpi che si immergono nel mare, nei fiumi, negli stagni, L’acqua assume tonalità e sfumature imprevedibili ma non per questo meno reali. Il tramonto sull’acqua é descritto come lo potrebbe descrivere un fotografo fortunato. Il mare, mosso ed agitato, come solo uno skipper potrebbe conoscere. Paludi, stagni e acquitrini con atmosfere degne dei ricordi appassionati di un pescatore mattutino, e poi, la pioggia, leggera o forte, esce addirittura dalla tela e… non bagna, purifica l’aria, la rende leggera e densa di un profumo di nuovo e di fresco.