Giugno 2005, Botero ritorna, per una personale, a Roma nei grandi saloni di Palazzo Venezia. Una esposizione spettacolare, quasi 200 quadri con i colori e la poetica del grande artista sudamericano, uno degli artisti più famosi al mondo. Il cuore, mai come in questa occasione la parola è pertinente, di questa personale sono le oltre 50 opere dedicate, con rabbia, all’orrore di Abu Ghraib. Prigionieri ammassati e torturati con l’effetto emozionale facilmente accostabile al grande capolavoro di Pablo Picasso: Guernica
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Michelino Iorizzo. Una mano che cerca l’ eroico in mezzo al magma dei colori,una mano che trova il quotidiano più umile e sommesso. Ledue mani a volte si ignorano a vicenda: una porta al trionfalismo l ‘atra alla muta e profonda meditazione.Io preferisco la seconda,ma capisco che la prima sappia sedurre e parli al piacere di una storia riscoperta attraverso le fate morgane della memoria. Le due mani sono esperte,audaci e sapienti. E conoscono bene i segreti più reconditi del disegno. Dacia Maraini