…da ragazzi aspettavamo il Natale con uno spirito non propriamente legato alla ricorrenza religiosa, in particolare eravamo molto impazienti di andare dal barbiere a tagliarci i capelli perché i barbieri quegli anni regalavano ai clienti, in occasione delle feste, un sottile calendarietto tascabile, contenuto all’interno di una pellicola trasparente, con tanto di cordino colorato e nappa, profumato con la migliore essenza dopobarba e soprattutto illustrato a colori con le immagini di allegre Pin-up che già all’epoca avevano un sapore vintage e che rappresentavano per noi adolescenti il massimo della trasgressione che con le immagini ci era concesso. Vedere il quadro di Sayat esposto a Contemporary Istanbul mi ha fatto rimbalzare nel tempo a quel periodo spensierato in cui sogni e progetti non erano subordinati a limiti o impedimenti che ne ostacolassero la realizzazione. Grande merito va all’artista che riesce con i suoi dipinti a far riemergere le emozioni e l’entusiasmo della giovane età. Sayat, grazie!