Il Comune di Mentana
presenta
A la salida
L’arte rende omaggio ad Alida Valli e Giancarlo Zagni
a cura di
Giorgio Bertozzi, Daniele Goretti, Ferdan Yusufi, Gabriel Zagni
opere di:
Nerkiz Akçura, Feyzan Alasya, Nur Ataibiş, Franco Aurizi, Dilşan Balkancı, Barbara Beffasti, Ada Bomba, Samanta Bracci, AntonellaBrogna, Sergio Ceccotti, Marcello Ciabatti, Conte, Iure Cormic, Sema Çulam, Alessio Deli, Franca Di Giacomo, Stefania Fabrizi, Stefano Ferracci, Cristina Fornarelli, Giocampo, Gizem Gürsel, Berçin Güvengil, Alexander Jakhnagiev, Hale Karaçelik, Azamat Kuliev, Nazan Kuşçu, Natalia Lombardo, Susy Manzo, Gigi Mascetti, Aylin Menekşe, Rosetta Messori, Laura Migotto, Kristina Milakovic, Giancarlo Montuschi, Rezan Özger, Antonio Poggi, Piero Pompili, Cristiano Quagliozzi, Livia Ravallese, Hector Rigel, Sabriye Şeker, Suna Sönmezalp, Gulseren Sudor, Teoman Sudor, Valentina Talamonti, Şeniz Tellioğlu, Sandro Tolemaios Becucci, Ayşe Ufuk Ulusoy, Esra Üner, Cenan Uyanusta, Pinar Yeşilada, Emre Yusufi, Giada Zema, Ali Zülfikar
Sale Espositive della
GALLERIA BORGHESE di MENTANA
Piazza Garibaldi -‐‑ 00013 MENTANA ROMA
catalogo in sede
Esposizione
da sabato 25 MAGGIO a sabato 8 GIUGNO dal lunedi al venerdi ore 15.00 – 18.00
per appuntamento info@giorgiobertozzi.it Ingresso Libero
Mi ritrovo qui a parlare di Alida Valli e di Giancarlo Zagni in occasione di questa mostra- evento, creata insieme all’amico Giorgio Bertozzi, non senza un pizzico di sincera commozione nel cuore… Da una parte infatti il pensare ad Alida Valli, una delle ultime dive del cinema italiano, mi fa tornare con nostalgia al periodo universitario, quando mi appassionavo alla storia della “Settima arte”. Immaginavo un bel volto come il suo, passare da interpretazioni memorabili alle copertine delle riviste che sfogliavano sognando migliaia di italiane ed italiani figli del boom economico degli anni ’60. Discorso diverso invece, quando penso a Giancarlo Zagni: se in questa sede infatti vogliamo celebrare il Zagni cineasta indipendente e controcorrente, il mio ricordo, vivo più che mai a poche settimane dalla sua scomparsa, è invece quello di un allievo che ha perso il suo un maestro d’arte. Proprio come nella migliore tradizione pittorica italiana che nasceva nelle botteghe dei grandi artisti, dove a loro volta altri futuri talenti si forgiavano, l’interazione che così spesso ho avuto negli ultimi dieci anni della mia vita con l’amico, il padre artistico e maestro Giancarlo Zagni è stata molto importante e stimolante. I nostri confronti, in occasione della stesura della mia tesi di laurea su di lui, sono stati i confronti tra due mondi diversi, non generazionali, come si potrebbe immaginare, erroneamente, vista l’incredibile modernità del Zagni-pensiero, bensì quelli tra un uomo di cinema e spettacolo formatosi con il lavoro sui set ed uno, come il sottoscritto, con una formazione soprattutto accademica. E questa definizione di noi due, del nostro sodalizio, l’aveva partorita proprio Giancarlo ed a me, era subito piaciuta. Un’interazione che però, finita la stesura della mia tesi, era continuata, in maniera più saltuaria dal punto di vista della frequenza dei nostri incontri, ma sicuramente più variegata da quello degli argomenti. Negli ultimi anni gli incontri tra me e Giancarlo a casa Zagni, non vertevano più solo di cinema, ma di politica, di attualità, di religione e…Di noi, di ipotetici progetti da portare avanti insieme nel futuro, come è stata appunto quest’idea di Bertozzi che ha entusiasmato entrambi ed è diventata la splendida mostra di oggi. Una mostra dedicata sì ad Alida Valli, ma soprattutto ad un periodo specifico della sua carriera, quello appunto in cui ha diviso la sua vita e la sua esperienza artistica proprio con Giancarlo Zagni. Il mediometraggio inedito in Italia “A la salida”, che verrà proiettato in anteprima durante questo evento, è proprio il risultato dell’unione di questi due artisti, ma ci da anche lo spunto per parlare di un altro grande personaggio della storia italiana: Luigi Pirandello, dal cui atto unico “All’uscita” il film è tratto.
Luigi Pirandello è stato un autore molto amato da Giancarlo Zagni, oggi è arrivato a noi solo “A la salida”, ma a scorrere la sua biografia vediamo che spesso il regista bolognese è stato vicino allo scrittore siciliano. Prima del suo esordio cinematografico in Spagna, sempre insieme ad Alida Valli, Zagni voleva infatti girare la novella di Pirandello “La maestrina Boccarmè”, ma il progetto poi abortì. Ed ancora nel 1963 Zagni era stato inizialmente scelto come regista per un film inspirato alla celebre “Liolà”, film che poi fu girato da uno dei registi italiani più famosi nel periodo a cavallo tra cinema muto e sonoro: Alessandro Blasetti.
Ma come meglio rappresentare l’ammirazione di Zagni per Pirandello se non attraverso le parole che mi disse lui stesso:
“Ritengo Pirandello il più grande autore drammatico contemporaneo, non solo italiano ma europeo. L’avere studiato filosofia in Germania gli aveva fatto assorbire molto della filosofia nordica che credo essere alla base dell’idea di Europa unita da nord a sud…Pirandello ha questa forza straordinaria del ragionamento, che ritengo sia alla base del teatro e del cinema, il narrare cioè delle vicende che racchiudono dei conflitti dialogici fra personaggi simili e differenti, da questi conflitti si producono delle verità o delle ipotesi di verità. un po’ tutti nel mondo del cinema hanno sentito l’attrazione verso Pirandello, sia per la sua grande capacità di argomentare, sia per la sua visione fisica, tipicamente siciliana, del conflitto, spesso tradotto in gesti. In più il suo modo di raccontare è sempre stato in qualche modo nascosto, indiretto, uno degli scopi principali di teatro e cinema, quello cioè di far pensare la gente. Pirandello ha esplorato l’animo umano in una maniera che risente anche della conoscenza di Freud e di tutta la corrente psicoanalitica molto forte in Germania, oltre al fatto che la moglie di Pirandello è stata per molti anni internata in un manicomio. Anche da questo si capisce questa sua visione in alcune commedie del “Così è se vi pare”, la realtà potrebbe quindi essere contemporaneamente in un modo, ma anche in un altro. Queste sono le ragioni per cui io mi sono sempre avvicinato a Pirandello, che anche nelle sue opere considerate più leggere come ad esempio “L’uomo, la bestia e la virtù”, in realtà nasconde una profondità ed una capacità più importante di quella che sembra”. Daniele Goretti
Programma della mostra:
sabato 25 maggio 2013
– ore 18 proiezione del cortometraggio inedito “A la salida” – commenti presentazioni e dibattito
– ore19cocktail
Nel corso della serata inaugurale, il musicista
Sandro Perelli
eseguirà al sax brani musicali dedicati
domenica 26 maggio 2013
“A la salida” L’arte rende omaggio ad Alida Valli e Giancarlo Zagni si trasferisce a Monterotondo
• ore 21 proiezione del cortometraggio “A la salida”
• ore 21,30, presentazione del libro: “LA SCUOLA POSSIBILE Tra utopia e realtà,
una storia di teatro in un liceo” di Paola Prandi
Sala Conferenze Biblioteca Comunale Paolo Angelani Piazza Don Giovanni Minzoni, Monterotondo
Coordinamento organizzativo
Stefano Ferracci, Laura Migotto e Beatrice Ferracci
Coordinamento grafico editoriale
Studio Tangram
La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie al prezioso contributo di
Handan Örs della ditta KİSAN di Istanbul
e alla sua sensibilità culturale e il concreto sostegno
Nadia Cassino e Alessandra Mosca
cui dobbiamo la realizzazione dei sottotitoli in italiano del cortometraggio “A la salida”
Adelaide Rotolo, Alessandra Clementini, Marcello Ciabatti, Mauro Alessandri