Non mi ricordo chi ha scritto la novella del gomitolo della vita, la storia di un giovane che avendo ricevuto in regalo lo speciale gomitolo dipanando il quale avrebbe potuto fare scorrere a piacimento il tempo.
Prima di fare congetture particolari devo ricordare che non era possibile riavvolgere il gomitolo.
Morale il nostro giovane si è trovato, vittima della curiosità e di quella strana frenesia che ci porta a: scordare il passato senza apprezzare il presente pensando solo al futuro, dicevo si è ritrovato in men che non si dica vecchio e con il gomitolo pressoché esaurito.
Ovviamente le ultime economie sono servite a ben poco. In men che non si dica il filo si è, e con esso la vita, consumato.
La fondazione Ormo è la fondazione di un industria che produce filati di lana… mi fa piacere pensare che dipanando i metaforici fili delle attività della fondazione si possano ricavare i frutti dello sviluppo e del benessere che l’arte dona alle coscienza e alla mente degli uomini.
Un evento a cura di
Angelo Andriuolo, Giorgio Bertozzi, Ferdan Yusufi
LA FONDAZIONE ORMO di Istanbul in collaborazione con NeoArtGallery
ha presentato
“Karşıdan Bakış ”
Ancora un’occasione per l’attento pubblico Istanbuliota di confrontarsi con l’arte Italiana attraverso i lavori di questo gruppo di artisti, ormai di casa sulle rive del Bosforo.
Uno sguardo dall’altra parte del mare : l’ARTE , il primordiale crogiuolo in cui amalgamare fatti e idee restituendo messaggi, comprensibili al di là delle differenze linguistiche.
“…..Claudio Orlandi ha scelto come medium la fotografia digitale e se ne serve per definire una nuova idea di paesaggio interiore.
Massimo Franchi utilizza invece tecniche diverse, dalla pittura, alla grafica e al video per la sua dissacratoria esplorazione dell’iconografia urbana.
Dino Cucinelli opera una rilettura della figurazione novecentesca cercando la poesia delle piccole cose;
Paolo Profaizer, più vicino all’astrazione, si muove nel registro fantastico delle forme simboliche e degli archetipi.
Laura Migotto alterna la scultura in legno in chiave grottesca a una ritrattistica di derivazione pop.
Nei quadri di Pasquale Nero Galante, la ricerca di essenzialità drammatica porta a una riduzione della gamma cromatica a favore dell’incisività del segno.
Simbolismo e violenza espressiva caratterizzano l’ultima produzione di Alba Amoruso tutta incentrata sulle gradazioni del rosso.
I bulgari Ivan e Alexander Jakhnagiev, padre e figlio, operano sia nel campo pittorico sia attraverso installazioni ambientali e performance.
Che il supporto sia una tela o il corpo di una modella, Ivan Jakhnagiev si esprime attraverso un’assoluta libertà negli accostamenti di colore.
Nella pittura astratta di Alexander Jakhnagiev l’organizzazione dello spazio è marcata da un segno che sembra voler contenere l’urgenza espressiva.” (Stefano Iatosti)
Gli artisti:
Alba AMORUSO, Dino CUCINELLI, Massimo FRANCHI, Alexander JAKHNAGIEV, Ivan JAKHNAGIEV, Laura MIGOTTO, Pasquale NERO GALANTE, Claudio ORLANDI, Paolo Profaizer.