“Le opere di Valerio Villani ci riportano a quell’isolamento esistenziale che affiorò nel bel mezzo del Romanticismo con William Blake e Fussli. Le sue figure sono sfocate e alleggerite, ci rimandano all’incubo notturno e a quella visione dell’uomo che si trasforma in una creatura che non ha più la percezione di sé. I suoi volti ci raccontano delle storie: le inquietudini dell’uomo, le sue debolezze. Nella crisi più profonda si percepisce la voglia di rinascere, di avere una prospettiva futura. Voglia di rinascere come la fenice dalle sue ceneri.” Dott.ssa Sabrina Pasquale